Recensione | ||||||
Recensione a cura di Fulvio Castellani - Critico Letterario |
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Diceva Voltaire che “chi non ama la poesia ha uno spirito arido e pesante, perché i versi sono la musica dell’anima”. Un’affermazione, questa, che calza alla perfezione per M. Cristina Proserpio. Dai suoi versi si diramano giochi intimi, stupori e osservazioni che guardano verso l’alto e che di riflesso accarezzano la realtà in ogni sua sfacettatura. Ed è l’amore a trascinare il suo pensiero, a rendere palpabile e raccolto il suo cavalcare i sentimenti con dolcezza. M. Cristina Proserpio ha il dono dell’ ascolto, del leggersi dentro, di offrirsi con pienezza e intensità e di toccare quella porzione di infinito che è in ognuno di noi. Non dà tregua al suo continuum esplorativo, da amante sincera del
bello e della
verità, dimostra a trecentosessanta gradi, quanto la
poesia se onesta e genuina, sia in grado di creare
armonia e
serenità in chi la vive in prima persona e in chi ha la fortuna
di leggerla e di renderla elemento gratificante in una quotidianità spesso
priva di
autentici valori.
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